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Giovedi 14 Maggio all’Università Federico II di Napoli l’incontro “Mediterraneo: modello di civiltà o metafora del terrore?Un ruolo di dialogo e di confronto per Napoli”

L’incontro di studi, che si svolgerà dalle 9 e 30 a Palazzo Pecoraro-Albani in Via Porta di Massa – Dipartimento di Giurisprudenza, organizzato dalla Fondazione Valenzi con l’Associazione Libera Italiana, promuovono il confronto tra i rappresentanti italiani dell’islam, dell’ebraismo e delle istituzioni nazionali per una riflessione sull’attuale modello di convivenza multiculturale alla luce dei nuovi fondamentalismi.

L’iniziativa sarà anche l’occasione per ridiscutere di Napoli come crocevia di uomini e relazioni nell’area euro-mediterranea nei nuovi contesti di tensione internazionale dovuti all’inasprirsi del fondamentalismo e dell’intensificarsi dei grandi flussi migratori.

Dopo i saluti del Rettore dell’ateneo federiciano Gaetano Manfredi e del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Lucio De Giovanni  interverranno la Presidente della Fondazione Lucia Valenzi, il Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno Mario Morcone, il Rabbino Capo di Napoli Umberto Piperno, il Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d’Italia Abdellah Redouane, insieme allo storico delle religioni Ottavio di Grazia e il sociologo Ciro Pizzo.  Modera il caporedattore centrale de Il Mattino Antonello Velardi.

“Ogni giorno – dichiara Lucia Valenzi – siamo raggiunti da notizie sconvolgenti da città europee come Parigi e Copenaghen oppure dall’Africa e dal Vicino Oriente ed ora soprattutto dal mare, dal Mediterraneo. Tutto questo non può essere solo materia per ripetitivi e spesso banali dibattiti televisivi, perciò come Fondazione abbiamo deciso di affrontarli, per primi a Napoli, in un’aula universitaria e anche con gli studenti delle scuole superiori. Tutto ciò non è casuale da parte di un Ente che si richiama ai valori di dialogo e di solidarietà che sono stati centrali nella vita di mio padre, Maurizio Valenzi. Questi ebreo italiano vissuto in Tunisia, dove ha combattuto contro il fascismo e, anche a fianco degli arabi, contro il colonialismo; approdando infine sull’altra riva del Mediterraneo, sindaco a Napoli, con il sogno di valorizzarne la funzione internazionale”.

 

 

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