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Sarà in programmazione a Napoli dal 21 gennaio al Modernissimo, con Anteprima il 20 gennaio, il film La Giunta di Alessandro Scippa, prodotto da Parallelo 41 e Luce Cinecitta’, in collaborazione con Fondazione Valenzi e AAMOD.

Il documentario racconta l’esperienza del sindaco Maurizio Valenzi a Napoli, tra il 1975 e il 1983, attraverso testimonianze inedite ed emozionanti materiali da archivi pubblici e privati. Costruito come un racconto prismatico dove immagini e rifrazioni di oggi si confrontano con il passato, è la storia di un gruppo di donne e uomini che ha cercato di realizzare il sogno di una politica vicina alle persone.

Il film sarà anche a Roma in anteprima il 17 gennaio 2023 al cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti.

Per Napoli biglietti disponibili su  https://modernissimo.stellafilm.stellafilm.it/

Per Roma biglietti disponibili su  https://www.sacherfilm.eu/cinema-nuovo-sacher/

Info www.parallelo41produzioni.com

La Giunta

1975. Maurizio Valenzi diventa il primo sindaco comunista di Napoli, la più grande città del Sud Italia.
Attraverso interviste ai protagonisti dell’epoca e materiale di archivio inedito, questa è la storia di un
gruppo di donne e uomini che ha cercato di realizzare il sogno di una politica vicina alle persone. Un
sindaco carismatico e una squadra di assessori di grande spessore piantarono i semi di una nuova idea di
città, in quel periodo ancora segnata dalle ferite della guerra e da una recente epidemia di colera. Tuttavia, con il terribile terremoto del 1980 e gli interessi economici della ricostruzione si modificarono
profondamente gli equilibri politici e criminali, e il destino di Napoli sarà segnato da nuove forme di
organizzazione della camorra che oggi, come allora, continua a condizionare la vita della città. Quella
esperienza amministrativa, con la sua specificità umana, i valori civili e gli ideali che la caratterizzarono,
rappresentò un momento storico unico, una vicenda che ci può anche far interrogare su come e perché il
comunismo italiano, con forti legami sociali e culturali di massa, abbia potuto essere spazzato via insieme ai fantasmi del comunismo reale nel 20mo secolo. Con le interviste ai protagonisti di quel dream-team e ai figli di quelli che non ci sono più, il film è costruito come un racconto prismatico dove i frammenti di
immagini, negli specchi e nelle rifrazioni dell’oggi, nostalgicamente si confrontano con il passato.

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