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Venerdì 10 novembre ore 16 nella sede del Maschio Angioino Sala Litza Cittanova Valenzi
presentazione del progetto “Il bello e il buono nei mestieri”.

Il progetto è in continuità col progetto sociale Bell’ e Buon’ della Fondazione Valenzi rivolto all’infanzia napoletana per combattere la povertà educativa. A scuola, oltre a studiare e imparare, i bambini dovrebbero poter sviluppare la propria creatività e coltivare sempre nuovi interessi. La scuola dovrebbe stimolare sempre di più fantasia, manualità, lavoro di gruppo. Ciò permette una crescita dell’autostima, il rispetto di regole condivise e tanto altro che si riflette col tempo nel rendimento scolastico.

“Il bello e il buono nei mestieri”, finanziato con fondi europei, durerà due anni coinvolgendo 150 bambini, e vede la Fondazione Valenzi capofila in partenariato con Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, Sinapsi dell’Università Federico II, Cooperativa Sociale Dis@net e II Municipalità del Comune di Napoli. Il progetto prevede lo svolgimento di laboratori rivolti ai bambini della II Municipalità di Napoli in collaborazione con le scuole e con le realtà artigiane e artistiche del quartiere, così da creare un forte legame tra crescita personale e artigianato della tradizione locale.
I laboratori, infatti, riguardano attività quali l’oreficeria, la sartoria, l’arte presepiale e la ceramica e saranno condotti dalle più importanti e storiche botteghe artigiane della città di Napoli. Le scuole coinvolte sono la Ristori, la Borsellino e Campo del Moricino. Il progetto durerà due anni e coinvolgerà i bambini di terza e quarta elementare.

Ogni laboratorio, della durata di 15 ore, si svolgerà in orario pomeridiano. Il progetto prevede, inoltre, un coinvolgimento attivo delle famiglie che saranno invitate a prendere parte alle attività durante alcuni incontri dedicati al fine di intensificare una relazione positiva tra genitori e bambini.

Tutte le attività verranno raccontate attraverso un “diario di bordo” tenuto dagli educatori. Particolarmente importanti saranno i “saggi” finali: le famiglie potranno vedere i risultati del lavoro dei bambini durante la mostra dei loro manufatti aperta a tutti.