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A seguire il racconto della storia del quadro di Maria Padula “Sezione Centro Lenin”, attualmente in custodia presso la Fondazione Valenzi,  attraverso le testimonianze raccolte da Rosellina Leone.

Le notizie provengono da Enzo Serio, da Amedeo Lepore, dalla stessa Maria Padula, mia madre, e da mio padre, Antonello Leone. Il quadro fu dipinto da Maria Padula nel 1986, molto probabilmente direttamente nella sezione Centro del P.C.I. “Lenin” di Napoli. Si scattò una foto d’insieme nella sezione, poi Maria Padula ha fatto posare i militanti uno per volta, a turno, o forse in alcuni casi ha utilizzato l’immagine della foto, dipingendo direttamente nella sezione.

Io in quegli anni ero a Milano e ricordo solo che mia madre mi raccontava di questo quadro, distratta com’ero dalla mia vita milanese. Mia madre muore nel dicembre del 1987, poi nel 1989 cade il muro di Berlino, il partito comunista diventa DS, poi PD, gli anni passano velocemente e per me il quadro è una foto da catalogare, penso che stia sempre nella Sezione Centro Lenin. Ma la mia amica Rita Montes mi dice che la sezione Centro non c’è più come sede e che il quadro sarà custodito da un compagno. Ogni tanto incontrando Rita parliamo del quadro. Ho sempre trovato questo quadro molto buffo, solo nel tempo ho maturato il concetto che lei ha dipinto “gli ultimi comunisti” e mi sono chiesta come le era potuto venire in mente di metterli là uno dopo l’altro, di fronte con i loro visi, con le loro storie. Pian piano mi è diventato familiare, ed è maturata l’idea di ritrovarlo almeno per vederlo, ma poi la pigrizia, l’attenzione ad altro ha fatto passare altro tempo. Enzo Serio mi ha ricordato del quadro e della sua collocazione in casa di Ezio Aliperti, già Rita mi aveva confermato nel tempo che il quadro era ben custodito a casa di Ezio.
Poi parte il progetto “Luoghi della pittrice”. Un’esperienza unica: Davide Leone e Giuseppe Lobocchiaro hanno guidato me, Valentina Dibiase e Giusi Candia alla ricerca delle testimonianze su Maria Padula. Abbiamo girato nei vicoli di Montemurro, abbiamo girato nelle campagne alla ricerca dei luoghi dipinti nei quadri. Abbiamo trascorso mesi nella Val d’Agri, ritrovando quadri, ritratti, paesaggi, tantissime storie ci sono state raccontate. Bellissime testimonianze sull’impegno politico di Maria Padula. Nella valigetta verde dove per anni ho raccolto e custodito le foto dei quadri sparsi in tutto il mondo, ecco ripresentarsi, la foto del quadro della sezione Centro Lenin, e insieme a quella le foto dei quadri donati alle sezioni e alle Federazioni del PCI. Così ho ricostruito le piccole storie dei quadri come quella del Contadino, dato all’Alleanza Contadina, oggi in casa di Angelina Miglionico, Il ragazzo con la valigia, donato alla Federazione del PCI di Potenza, ritrovato da Anna Faraone. Dopo la presentazione del progetto “Luoghi della pittrice” a Montemurro il 5 gennaio 2015, si pensa di presentare il progetto a Napoli, presso la Fondazione Valenzi. Quale occasione migliore per rivedere il quadro e per esporlo alla Fondazione Valenzi?Davide propone di fare un gioco con la silhouette del quadro dove ognuno può scrivere il nome di chi riconosce. L’idea ci entusiasma. Con Rita Montes andiamo a casa di Ezio Aliperti, e finalmente rivedo/vedo il quadro. Che emozione! È davvero grande, ha i colori vivi, tenuto in ottime condizioni per tanti anni, non posso che ringraziare Ezio per tutta la cura. Ezio è contento di prestarcelo per l’esposizione, parliamo con Ezio di tanti ricordi, riflettiamo sulla data del quadro e su tutta la lunga storia politica dal 1986 in avanti. In seguito incontro tutti insieme a un convegno Ezio Aliperti, Rita Montes, Enzo Serio, Umberto Ranieri, Amedeo Lepore, Luigi Bianco ed altri di cui non ricordo il nome, ho con me la fotografia del quadro e l’invito per l’8 maggio alla Fondazione Valenzi. Tutti provano a riconoscersi e a riconoscere. Il gioco è iniziato.

Chiedo a Christian Del Gaudio, amico restauratore e collaboratore di mio padre in tante occasioni, di aiutarmi per l’allestimento. Qualche giorno prima dell’8 maggio Christian Del Gaudio con mio fratello, Bruno Leone, vanno da Ezio per un piccolo ritocco al quadro. C’è con noi anche Silvio Leone. Ci sono dei problemi per il trasporto e Christian e Silvio decidono di andare a prendere il quadro a piedi. È stato difficile far scendere il quadro dalle scale strettissime, hanno rischiato di perderlo. È impossibile far risalire il quadro a casa di Ezio. Siamo tutti un po’ perplessi. Quando il quadro è alla parete, unanime è l’idea di tenerlo lì.
Il giorno del convegno tutti iniziano a riconoscere le persone, a compilare lo schema con le sagome, discutono animatamente, due figure che risultano dipinte nella fotografia non sono più le stesse rispetto alla fotografia del quadro ! e così scopriamo che due personaggi sono stati poi cambiati. Chi sono? Come mai?
Durante il convegno, i membri dell’ex sezione del P.C.I. presenti chiamano me e mio fratello Bruno: ci comunicano che avrebbero piacere di restituire il quadro alla mia famiglia. Così abbiamo chiesto a Lucia Valenzi, in qualità di Presidente della Fondazione Valenzi, di tenere il quadro nella sede in comodato d’uso. Dopo aver chiesto ad Ezio Aliperti, “il custode del quadro”, la conferma della decisione presa, rendiamo pubblica la notizia: il quadro Sezione Centro Lenin di Maria Padula resterà presso la Fondazione Valenzi.
Rosellina Leone