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Il poeta cileno Pablo Neruda arrivò in Italia nel 1949, costretto a fuggire dal Cile per la sua militanza comunista e nel 1952 si trasferì a Capri dove compose “I versi del Capitano”, un’opera di amore e passione per la compagna Matilde Urruria che vide la luce grazie all’incoraggiamento e al finanziamento di numerosi amici ed estimatori dell’intellighenzia italiana. Tra questi lo stesso Maurizio Valenzi oltre ad altri nomi illustri come Mario Alicata, Renato Guttuso, Paolo Ricci, Elsa Morante, Salvatore Quasimodo, Giulio Einaudi, Pietro Ingrao e Giorgio Napolitano.
Segnaliamo l’iniziativa della Sociedad de Bibliófilos Chilenos e della Società bibliografica Toscana, in collaborazione con enti ed esperti di Neruda, che celebra i cinquant’anni dal premio Nobel per la letteratura di Neruda con una mostra virtuale ricca di contenuti e materiali, visitabile qui.
Abbiamo deciso di dedicare dei contenuti sui nostri social a quest’opera dalla storia unica e spesso poco nota pubblicandone alcuni versi per accompagnarci nel nuovo anno con grazia e quella leggerezza che forse durante quest’anno ci è mancata.
Fonti: “Napolitano Pablo Neruda e ‘I versi del Capitano’” di Ernesto Capasso, la Repubblica, 23 agosto 2013.